SATELLITI  GEOSTAZIONARI  ARTIFICIALI




     I satelliti per telecomunicazioni, preconizzati da Arthur C. Clarke nel 1945, e in servizio dal 1964, si basano sulla rice-trasmissione, tramite un veicolo spaziale orbitante attorno alla Terra, di segnali radioelettrici emessi da stazioni terrene e ricevuti da quelle corrispondenti, poste generalmente a distanze molto grandi.

   Quasi generalmente, il satellite è collocato in orbita geostazionaria (orbita circolare sul piano equatoriale percorsa in 24 ore), così da apparire fermo rispetto alla Terra, a distanza di circa 36.000 Km dalla superficie del globo.

   La ricetrasmissione a bordo è compiuto mediante antenne direttive puntate verso le stazioni terrene e per mezzo di opportuni apparati elettronici, denominati traspositori o convertitori, che oltre ad amplificare i debolissimi segnali radio ricevuti ne cambiano la frequenza, che è quindi diversa nella tratta in salita (da Terra al satellite) e in quella in discesa (dal satellite alla Terra); le più comuni gamme di radiofrequenze impiegate cadono nella regione delle microonde, ossia tra 1 e 14 GHz.

   Il maggiore vantaggio dei satelliti geostazionari è quello della vastità dell'area geografica servibile, senza lacune: con soli tre di essi, a intervallo di 120° di longitudine, si può ottenere una copertura quasi intera del globo (eccetto le calotte polari).

   Il maggiore svantaggio è il ritardo nella comunicazione, attorno a 0.3 secondi, dovuto al lunghissimo percorso del segnale elettromagnetico tra la Terra e lo spazio.

   Oggi si utilizzano i satelliti non solo per la trasmissione televisiva, ma anche per la
trasmissione dati, voce, telefonica ed internet.

   I tempi più recenti sono caratterizzati dallo sviluppo di satelliti destinati soprattutto al servizio radiomobile generalizzato (marittimo, aereo e terrestre) di comunicazione personale, con forte tendenza alla massima riduzione del terminale, fino alla soluzione portatile o addirittura palmare.

   Il servizio verrà offerto con copertura regionale o globale tramite la tecnica cellulare, mutata dalle reti radiomobili terrestri.

   Per i sistemi a copertura globale sono in fase di progetto esecutivo nuovi tipi di satelliti, concepiti per operare in orbita circolare bassa (con altitudini tra 700 e 1400 Km); poichè essi percorrono la loro orbite molto velocemente (con periodo inferiore a 2 ore), ne occorre però un numero molto elevato (parecchie decine) per assicurarsi la continuità del servizio.

   In un futuro meno prossimo, l'impiego di altre frequenze radio, ancora più elevate (20 e 30 Ghz), e la introduzione di nuove tecnologie capaci di complesse elaborazioni dei segnali a bordo, già oggi convalidate in orbita, potrà consentire di offrire anche via satellite i nuovi servizi multimediali interattivi, quali teleacquisti, telebanca, teleformazione, telelavoro, telemedicina, video telefonia ecc... che implicano lo scambio, in entrambe le direzioni, di informazioni simultanee con mezzi di comunicazione diversi: in forma grafica, sonora e di immagine in movimento.
 
 
 

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